La consapevolezza delle azioni: il karma

La parola karma, letteralmente significa “azione”, “atto”. Molte persone erroneamente identificano il karma come il destino, come qualcosa già scritto o predestinato, ma sarebbe più opportuno interpretarlo come la conseguenza delle nostre azioni. Ogni piccola azione, anche la più insignificante crea un cambiamento nell'intero universo, non è forse vero che una scintilla può incendiare ettari di bosco?. Ogni azione, buona o cattiva che sia, viene presto dimenticata, inevitabilmente però una traccia latente rimane e ci rendiamo conto di questa traccia quando, molto tempo dopo, riappare la conseguenza di quella azione e tante volte non riusciamo più a relazionarci con la causa. Bene! ecco presentata la legge del karma: causa-effetto.
affresco-buddha
Come ho appena detto l’effetto di un’azione può presentarsi anche dopo diverso tempo, è normale, nel buddismo si pensa addirittura che alcune conseguenze possano influenzare una prossima reincarnazione(rinascita è più corretto).  Infatti il ciclo delle rinascite è una complessa combinazione di molti karma che si sono miscelati fra loro creando differenze gli uni con gli altri, più comunemente potremmo dire che nonostante io sia nato nella stessa famiglia, paese ed educazione, sono perfettamente diverso da mio fratello ad esempio. 
Il fatto di compiere buone azioni è importante, fa parte di un bagaglio che dobbiamo portarci addosso come un pesante zaino verso la vetta di un monte, più le azioni sono positive più siamo leggeri e la vetta meno difficile da raggiungere, al contrario le cattive azioni ci portano verso una pesantezza insostenibile, è la vetta pare irraggiungibile.
Fra l'altro dobbiamo considerare molti aspetti di un'azione semplice, ad esempio prendiamo in esame l'azione di schiacciare una zanzara, potremmo pensare che non sia così grave, in realtà l'intenzione è quello che conta, domani potrebbe essere un'altro animale o potremmo sentirci in dovere o di diritto di avere una supremazia su un'altra persona, credetemi in questo istante ci sono persone che nemmeno si rendono conto del male che stanno generando, lo fanno e basta come se fosse dato loro il diritto e/o il dovere di farlo, a dire il vero qualcuno ha dato loro licenza di cattive azioni, si tratta della loro mente addestrata a ragionare secondo abitudini affinate negli anni, allora se vogliamo essere di aiuto agli altri, se vogliamo prenderci cura della nostra famiglia, del nostro lavoro e del futuro, dobbiamo essere presenti, attraverso uno sforzo costante dobbiamo colare ogni azione nel filtro della consapevolezza, una persona consapevole non farebbe mai del male, una persona consapevole vive secondo natura, una persona consapevole contempla le quattro virtù morali:

  • compassione(percepire dentro di se gioia e il dolore altrui)
  • amorevolezza verso tutti gli esseri viventi 
  • letizia e considerazione del lato positivo delle cose
  • imparzialità nel considerare la realtà

Questo è il karma, quello che è importante sapere, poco importa di fare ragionamenti filosofici al limite della comprensione, il messaggio di Buddha non era tanto diverso da quello di altri profeti: fate il bene. Coltivare il bene è lo scudo verso il male, la sofferenza e l'insoddisfazione. Non importa quante volte dovremmo prostrarci di fronte al prossimo, lo faremo con la chiara e sincera intenzione che quella è la strada giusta, abbiamo totale fiducia nelle nostre azioni perché sono positive, siamo puliti, non ci aspettiamo nulla in cambio, perché non abbiamo bisogno di nulla, quando la consapevolezza è in ogni azione, saremo in grado di trascendere la sofferenza.